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Autore: Antonio Giannasca
Termine inglese che significa attaccare, unire; nel linguaggio della posta elettronica indica un file allegato al messaggio e-mail vero e proprio.
Molti sistemi di posta elettronica consentono soltanto l’invio di file testo; se l’allegato è un file eseguibile (come sono quelli con il suffisso .exe) oppure un file di testo formattato (es. un documento Word) oppure un’immagine o dei file sonori, ecc., tutti devono essere codificati prima dell’invio e decodificati una volta ricevuti. C’è un certo numero di protocolli di codifica possibili; i due maggiormente usati sono l’Uuencode (UNIX-to-UNIX encoding) e il MIME (Multipurpose Internet Mail Extension). Uuencode è un protocollo di codifica/decodifica nato in ambiente Unix, che converte un file binario in un file ASCII prima di spedirlo e lo riconverte in file binario in ricezione. Oggi la maggior parte dei programmi di posta elettronica utilizza il protocollo MIME, in quanto consente di codificare/decodificare direttamente nei formati dei file allegati.
Tutto questo viene eseguito direttamente dal programma: l’utilizzatore allega semplicemente il file da spedire al messaggio e-mail; il ricevente troverà in calce all’e-mail un link al file a.: se dispone del programma adatto, cliccando sulla piccola icona potrà aprire il file e leggerlo. Un limite può essere la dimensione del file; se eccessiva, il file potrebbe non essere accettato dal provider, che mette a disposizione dei singoli clienti solo una determinata quantità di memoria. Purtroppo i file a. vengono usati per diffondere virus. Riduce di molto il pericolo chi adotta la norma di non aprire a. dal nome sospetto (molti sono segnalati nel mondo Internet: ad es. I love you, Melissa, Kali...) o, in ogni caso, file inviati da persone sconosciute.
Molti sistemi di posta elettronica consentono soltanto l’invio di file testo; se l’allegato è un file eseguibile (come sono quelli con il suffisso .exe) oppure un file di testo formattato (es. un documento Word) oppure un’immagine o dei file sonori, ecc., tutti devono essere codificati prima dell’invio e decodificati una volta ricevuti. C’è un certo numero di protocolli di codifica possibili; i due maggiormente usati sono l’Uuencode (UNIX-to-UNIX encoding) e il MIME (Multipurpose Internet Mail Extension). Uuencode è un protocollo di codifica/decodifica nato in ambiente Unix, che converte un file binario in un file ASCII prima di spedirlo e lo riconverte in file binario in ricezione. Oggi la maggior parte dei programmi di posta elettronica utilizza il protocollo MIME, in quanto consente di codificare/decodificare direttamente nei formati dei file allegati.
Tutto questo viene eseguito direttamente dal programma: l’utilizzatore allega semplicemente il file da spedire al messaggio e-mail; il ricevente troverà in calce all’e-mail un link al file a.: se dispone del programma adatto, cliccando sulla piccola icona potrà aprire il file e leggerlo. Un limite può essere la dimensione del file; se eccessiva, il file potrebbe non essere accettato dal provider, che mette a disposizione dei singoli clienti solo una determinata quantità di memoria. Purtroppo i file a. vengono usati per diffondere virus. Riduce di molto il pericolo chi adotta la norma di non aprire a. dal nome sospetto (molti sono segnalati nel mondo Internet: ad es. I love you, Melissa, Kali...) o, in ogni caso, file inviati da persone sconosciute.
A. G.
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Come citare questa voce
Giannasca Antonio , Attach, in Franco LEVER - Pier Cesare RIVOLTELLA - Adriano ZANACCHI (edd.), La comunicazione. Dizionario di scienze e tecniche, www.lacomunicazione.it (25/12/2024).
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